Chirurgia delle vie lacrimali

Chirurgia delle vie lacrimali
Nella maggior parte delle patologie delle vie lacrimali l’approccio chirurgico è l’unica alternativa adatta alla risoluzione definitiva dei problemi. L’apparato lacrimale si compone di due puntini lacrimali superiore e inferiore, cui sono collegati dei canalini lacrimali e il sacco lacrimale che comunica nel dotto nasolacrimale.
Le ostruzioni, o stenosi, dell’apparato lacrimale provocano un sintomo, chiamato “Epifora”, che comporta una lacrimazione costante e fastidiosa la quale rappresenta un disturbo molto frequente, che produce un grave malessere soprattutto in pazienti che hanno attività lavorative di concentrazione.
La stenosi delle vie lacrimali colpisce tutte le fasce d’età, dai più piccoli sino agli adulti ed in età anziana.
In taluni casi si associa a infezioni dell’apparato lacrimale ed in questi casi si ha una produzione di secrezione mucopurulenta che fuoriesce dai condotti lacrimali.
I principali interventi chirurgici che interessano le vie lacrimali si suddividono in base alla sede dell’ostruzione, che può essere parziale o completa.
Puntoplastica
Questo intervento viene eseguito in anestesia locale, comporta una plastica del puntino lacrimale, ossia una dilatazione del puntino ostruito, che si esegue in tutti i casi di lacrimazione e quando il lavaggio lacrimale ha dato esito positivo, cioè il paziente avverte il liquido prima in bocca e poi in gola, per poi deglutirlo.
La Puntoplastica è l’intervento di chirurgia delle vie lacrimali con altissima percentuale di successo e si esegue con il supporto di microscopio operatorio. In alcuni casi si possono introdurre dei “tutori” in silicone che, lasciati per qualche mese, possono aumentare la percentuale di riuscita dell’intervento senza arrecare alcun disturbo alla vita professionale e di relazione del paziente.
Sondaggio delle vie lacrimali
È l’intervento di chirurgia delle vie lacrimali eseguito in bambini di 1-2 anni di età, nei quali si riscontra la presenza di una lacrimazione precoce con ristagno di secrezione a livello delle ciglia, e consiste nell’apertura forzata del dotto naso lacrimale mediante una sonda che permette di aprire la chiusura o l’occlusione formatasi nelle vie lacrimali di scarico. L’intervento, solitamente eseguito in età pediatrica, ha una elevata percentuale di successo senza rischi al paziente. Se dopo un sondaggio non dovesse aversi una risoluzione dell’ostruzione, tale procedura potrebbe ripetersi dopo qualche mese.
Cosa fare dopo l’intervento chirurgico alle vie lacrimali
Successivamente all’intervento chirurgico alle vie lacrimali il paziente dovrà sottoporsi a controlli specialistici continui, con lavaggi ad una scadenza di uno/due mesi. Sarà cura del paziente sottoporsi a questi controlli per evitare qualunque tipo di complicanza, poiché le negligenze possono essere causa, assai più frequentemente di quanto si immagini, di risultati negativi dell’intervento.